Lungo il percorso di avvicinamento alla via ferrata, a circa venti minuti di cammino dalla località Tranquilla, nei pressi dell’omonimo camping, è stata realizzata nel 2018 un’installazione paesaggistica sulla vita e lavoro dei “Picasass”, così chiamati nel dialetto locale i cavatori e scalpellini del granito rosa di Baveno.
La radura, caratterizzata in diversi punti da tracce dell’antica attività estrattiva di cave dismesse , è attrezzata con sedute in granito locale per il riposo e la sosta degli escursionisti e allestita con elementi evocativi dell’antica funzione dei luoghi, qui il territorio stesso si fa museo, custode e promotore della propria memoria storica.
Grandi blocchi di granito rosa ed altre varietà lapidee del territorio sono proposti in diversi stadi di lavorazione e affiancati da sagome a grandezza naturale con scene di lavoro e scalpellini all’opera, ricavate dal ricco repertorio di fotografie d’epoca raccolto dal Museo GranUM, la sala espositiva realizzata dalla Città di Baveno per raccontare il granito rosa, le sue caratteristiche, la storia, le tecniche e gli impieghi in tutto il mondo.
Il sentiero dei “Picasass”, oltre a condurre all’accesso alla via ferrata, interseca il percorso escursionistico VM3 per il Monte Camoscio e per il Mottarone e si presta ad essere raggiunto con facilità anche da parte di escursionisti non esperti, offrendo, a tratti, notevoli scorci panoramici sul golfo Borromeo.